Dal pomeriggio di oggi (28 Luglio 2015) sta rimbalzando su vari siti e su Facebook una notizia sconvolgente. Il Presidente del Municipio Roma VI, Marco Scipioni, e l’Assessore municipale ai Trasporti, Vittorio Alveti, hanno rilasciato una nota che gela il sangue:

Dopo aver partecipato alla riorganizzazione e alla razionalizzazione del trasporto pubblico del nostro municipio con il Dipartimento Mobilità di Roma Capitale e l’Agenzia della mobilità con un lavoro quotidiano condotto congiuntamente, oggi, con la notizia della soppressione della Ferrovia Termini-Giardinetti ci è giunta una vera e propria doccia fredda

Continuano dal Municipio VI

Sappiamo che dal 1 agosto, per esigenze legate a lavori di organizzazione del capolinea, la linea sarà attestata al deposito di Centocelle per poi, da settembre in poi, essere definitivamente soppressa

Non più tardi di due settimane fa era invece rimbalzata la notizia che era in cantiere un progetto importante di ammodernamento della linea che prevedeva addirittura il suo ampliamento con derivazioni fino a Tor Vergata.
Il tutto a patto che la Regione Lazio finalmente cedesse la linea ad ATAC per avviare il progetto.

Insomma siamo alla pura schizofrenia. O dal Municipio VI la stanno sparando grossi (per quali motivi non sappiamo) o siamo di fronte ad una colossale presa in giro perpetrata da tutti i livelli istituzionali della mobilità romana.

Eliminare una linea su ferro che serva decine di migliaia di persone al giorno è una pura follia e farlo dall’oggi al domani è un gesto di una scorrettezza senza precedenti. Se a questo aggiungiamo il riordino delle linee di superficie che ha portato dapprima lo spezzettamento del 105 (106 fino a Centocelle, 105 fino a Termini) e poi la trasformazione di quest’ultimo in una circolare con frequenze da funicolare alpina (35 minuti se si ha fortuna), stiamo assistendo allo smantellamento completo e criminale della mobilità pubblica sull’asse Labicano.

Mentre il versante Prenestino gode di un’adeguato trasporto pubblico su ferro e gomma, quello Labicano da Centocelle (6km reali da Termini) diventa il deserto dei tartari, con decine di migliaia di cittadini costretti ad usufruire di un servizio assolutamente non adeguato per una capitale europea. Se le informazioni rilasciate dal Municipio VI sono vere ora arriviamo, sic et simpliciter, all’eliminazione del servizio stesso.

Ora diciamo basta. E lo diciamo dall’alto di un lavoro intenso e collaborativo di questi mesi, a servizio dei cittadini e della possibilità di trovare soluzioni condivise con l’amministrazione.

Ora basta. Basta notizie a mozzichi e bocconi, accordicchi da parrocchia e mezze verita.

PRETENDIAMO IMMEDIATAMENTE UN INCONTRO CON L’ASSESSORE REGIONALE MICHELE CIVITA, L’ASSESSORE COMUNALE STEFANO ESPOSITO, IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO MOBILITÀ E TRASPORTI ANNAMARIA GRAZIANO E L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI ATAC

Vogliamo avere risposte, documenti ufficiali e indicazioni di strategie future.

Non ci stiamo e ci faremo sentire. Adesso basta davvero!