Ieri 12 Ottobre 2016 siamo stati invitati insieme ad altri Comitati e Associazioni di Tor Pignattara e Pigneto ad un incontro congiunto con Municipio (giunta e direzione), Carabinieri (comando di P.ta Maggiore e Tor Pignattara), Polizia (commissariato di P.zza Dante e Tor Pignattara), Guardia di Finanza (comando provinciale), AMA, Servizio Giardini e Polizia Locale di Roma Capitale. Tutti presenti tranne il Servizio Giardini.
I temi del dibattito erano i problemi legati a sicurezza e degrado.
Parlare di sicurezza e degrado a Tor Pignattara fa rima con diritti. Diritti elementari negati come quelli della pulizia, del decoro, dell’uso del verde, del libero passeggiare nelle strade. Non siamo un Comitato securitario e questi problemi per noi si risolvono con la pianificazione, l’efficienza e il conseguente allargamento dell’accesso ai diritti della persona.
Commercio
- ABUSIVISMO COMMERCIALE: esiste ed è molto diffuso e genera grandi problemi ai commercianti di zona. Sarebbe utile partire dal presupposto che chi vende in strada è un “pupo” in mano a un “puparo”. La maggior parte degli ambulanti di zona sono poveri cristi in mano a alle mafie locali. Prima di tutto andrebbero distinti i banchisti onesti da quelli che lavorano “per qualche mammasantissima”, poi bisognerebbe spostarli in luogo idoneo. Se a Tor Pignattara esistesse una piazza del mercato degna di questo nome si potrebbe lavorare per concentrare questo sistema all’interno di un perimetro controllabile che non crei disagio ai commercianti e cittadini. Noi abbiamo suggerito di farlo a Piazza Sanmicheli eliminando l’orrendo parcheggio esistente e istituendo lì la piazza del mercato del quartiere. In questo spazio avrebbero sede anche le bancarelle di Via Casilina che generano problemi alla viabilità pedonale, motorizzata oltre che a degradazione dell’area.
- PROBLEMI D’IGIENE: ci sono e sono tanti e, purtroppo, parecchio diffusi in tutto gli esercizi commerciali. Bisogna cambiare registro con delle attività puntuali di monitoraggio che garantiscano la salute pubblica e con interventi mirati degli ispettori AMA per valutare le modalità di smaltimento dei rifiuti che impattano sull’igiene pubblica e non solo privata. In tal senso andrebbe regolamentato una volta per tutte il malcostume delle frutterie di esporre la merce occupando il suolo pubblico, suggeriamo di sequestrare la merce invece di fare le multe (che alla fine difficilmente vengono pagate)
- EVASIONE FISCALE: è molto diffusa e non ha lingua né colore della pelle. Questa situazione “ammazza” il commercio serio ed onesto.
Verde, decoro, pulizia
- PULIZIA DELLE STRADE. Avvio di un piano straordinario di pulizia delle strade. Esistono strade a Tor Pignattara che praticamente non vengono mai pulite/spazzate. Parliamo di Via Baracca e Via Cencelli, Via Maggi, Via Eratostene, Via Bordoni e tutte le traverse della Marranella. Per non parlare di Via Casilina che viene spazzata in modo largamente insufficiente. Bisogna varare un piano straordinario con una task force composta da spazzini, macchine pulitrici e quant’altro. Torniamo inoltre a chiedere la rotazione del personale attualmente impegnato nello spazzamento per manifesta inefficienza
- GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO. Elaborazione di un nuovo modello di gestione del verde pubblico e dell’arredo urbano a verde. Lo abbiamo provato: quando i cittadini si auto organizzano rendono meglio, risparmiano soldi, danno lavoro e fanno un po’ di welfare di comunità. Forse è il caso di rivedere un modello che mostra la corda. Basta vedere le condizioni di Villa De Sanctis dove neanche la presenza di un presidio fisso del servizio giardini riesce a garantire standard qualitativi accettabili. Per tacere della situazione del Parco Sangalli che solo la testardaggine dei cittadini che si attivano in autonomia riesce a garantire alla decenza.
- RIFIUTI INGOMBRANTI. Sono anni che diciamo che a Tor Pignattara esiste il racket degli ingombranti. È impensabile che dal 10 al 26 Luglio 40 cittadini del quartiere abbiamo deciso CONTEMPORANEAMENTE di disfarsi dei loro frigoriferi. Tor Pignattara è considerato luogo in cui sversare. E questo perché è luogo poco controllato. Bisogna invertire la tendenza con azioni di investigazione, come quelli che portarono (su nostra segnalazione) a bloccare il racket dei materassi nel 2014.
Urbanistica
- CANTIERE DI ALO’ GIOVANNOLI E VIA TEMPESTA. Immediata risoluzione delle questioni ancora aperte nel Cantiere di Via Giovannoli e dell’altra vergogna del quartiere: il cantiere di Via Tempesta. Se fosse possibile sarebbe gradito una qualche forma di interdizione perpetua all’imprenditore autore di questi due capolavori di degrado urbano. Risoluzione del problema della moschea abusiva dando adeguata alternativa per l’espletazione della libertà di culto garantita dalla nostra costituzione ai tanti cittadini bengalesi che la frequentano.
Sicurezza e mafie locali
- AFFITTO A MATERASSO. La pratica dell’affitto a materasso sta acquisendo dimensioni preoccupanti. Centinaia di cittadini migranti vengono ammassati in sottoscala o appartamenti fatiscenti creando un’economia opaca fondata sullo sfruttamento dei soggetti più fragili. È ora di fermare questa barbarie.
- LOTTA ALLE MAFIE LOCALI. È ora che lo Stato faccia il suo dovere e restituisca al quartiere intere strade tenute in ostaggio da gruppi criminali. Spaccio e prostituzione sono solo le punte dell’iceberg di un sistema criminale che controlla strade, palazzi, negozi e bar. Bisogna avviare una seria stagione di indagini per sradicare una volta per tutte questa “montagna di merda”.