Ci risiamo. L’autore del capolavoro che noi tutti conosciamo come “Il cantiere della vergogna di Via Alo’ Giovannoli” colpisce ancora. Cambia lo scenario, ma la sostanza è la stessa.
Parliamo del cantiere per la costruzione di box all’angolo fra Via Perestrello e Via Tempesta che da anni è bloccato. Bloccato da quando “qualcuno” fece saltare il tappo alla truffa che si stava mettendo in atto, ovvero la vendita su carta di alcuni appartamenti che sarebbero dovuti sorgere sopra i box ma per cui nessuna autorizzazione era stata rilasciata.
Da allora il cantiere sta lì a rendere impossibile la vita ai residenti. È diventato un magazzino in cui vengono accumulati i materiale di altri cantieri è da anni ricovero di senza fissa dimora. Una situazione pericolosissima che i residenti da tempo denunciavano.
Ieri l’esito scontato. È scoppiato un incendio. Colpa di un fornelletto malfunzionante e dei materiali pericolosi accatastati alla meglio. Tutto come previsto. Tutto come da programma.
Subito si sono levate le voci contro i senza fissa dimora che lì trovano riparo. Comprensibili, ma secondo noi ingiuste. Non si può riversare la rabbia sulle categorie più fragili. Perché il vero responsabile, qui, è il costruttore non certo i clochard! Chi doveva proteggere il cantiere da indebite intrusioni? Chi doveva evitare di stipare materiale pericoloso in vani senza via di fuga? Chi aveva l’onere della guardiania del bene? Chi doveva concludere i lavori secondo quanto previsto dal cronoprogramma del cantiere?
Questo “costruttore” nel territorio ha fatto più danni che altro. Oltre al cantiere della vergogna, tutti ricorderanno la voragine di Via Dulceri. E ora arriva l’incendio.
Noi diciamo che è ora di dire basta. Questo soggetto è pericoloso e vanno immediatamente annullate tutte le concessioni in essere per ragioni di sicurezza. Chiediamo inoltre che il cantiere venga sequestrato e l’area espropriata per ragioni di ordine pubblico. Bisogna azzerare tutto. Perché sono persone come queste che hanno ferito e continuano a ferire a morte questo territorio con pratiche predatorie e senza scrupoli.